Co-working per sole donne
Gli spazi per lavorare in co-working sono assai diffusi in tutte le più grandi città del mondo (sono presenti anche a Milano) e rispondono a esigenze diverse: da quelle dettate dal mercato del lavoro attuale, all’avvio di attività economiche che non necessitano nella fase iniziale di una sede, a start up. Sono frequentati anche da studenti o da coloro che lavorano da casa. Tali spazi – una novità degli ultimi anni – permettono anche di intessere relazioni lavorative la cui importanza ha acquisito grande rilievo.
A noi interessa parlarvi di una iniziativa: Co-working per sole donne
Poco più di un anno fa due donne a Los Angeles hanno creato una start up la cui finalità è di riunire le donne in luoghi piacevoli e accoglienti – le loro case – e portare le donne a stare insieme; incoraggiare la connessione e creare spazi per donne. Costruire una comunità unita e inclusiva.
Entrambe avevano avuto esperienze lavorative nell’ambito del co-working, una in un co-working club per uomini e l’altra in una organizzazione che gestiva gli spazi per riunioni di donne.
L’idea che le ha spinte verso la creazione della start up è stata la convinzione che le donne abbiano più probabilità di sviluppare le loro capacità, idee, aspirazioni in luoghi di aggregazione privati piuttosto che in club o in ampi spazi di co-working.
La start up, denominata Quilt, “una nuova via per le donne di connettersi” offre la possibilità:
1) di organizzare conversazioni su argomenti specifici di lavoro, lettura, tempo libero, ecc. Le proposte fatte devono essere previa approvate dallo staff che provvede anche a curare la rete;
2) di connettersi a conversazioni tenute da donne esperte e professioniste su specifici argomenti;
3) di organizzare spazi di co-working per donne: per coloro che non hanno spazi in cui lavorare, per chi ha voglia di lavorare in luoghi diversi dal solito (o da casa), ecc. A costoro si da la possibilità di utilizzare spazi in cui lavorare in modo confortevole creando anche opportunità di relazioni lavorative più ampie (networking). Gli spazi sono sia per chi svolge un lavoro indipendente sia per coloro che fanno lavori di gruppo. Come un Airbnb la padrona di casa fa la lista degli spazi disponibili specificando quante persone possono essere ospitate. Va anche specificato chi viva in quella casa (uomini, donne, e se vi siano animali). I membri di questa start up anziché pagare la quota annua pagano una quota per riunione.
Myriam Bergamaschi
Sito: wequilt