I leoni di Sicilia
1799-1868, da Bagnara Calabra a Palermo. Storia di amori, di commerci, di vicende politiche; uomini d’affari e nobiltà decaduta, maschi padroni e donne sottomesse, luride catapecchie e palazzi signorili. Tutto sta richiuso in questo romanzo che è difficile definire d’amore piuttosto che di affari, di passione politica piuttosto che di intrighi familiari.
Paolo e Ignazio Florio lasciano Bagnara Calabra per Palermo , insofferenti alle restrizioni di un piccolissimo borgo sottosviluppato e spinti da grandi ambizioni.
E’ il prologo di una saga familiare che porterà la loro famiglia ad essere tra le più ricche e potenti della Sicilia.
E’ un’ascesa faticosa, costellata di scontri con la nobiltà isolana che, seppur travolta dai debiti, li guarderà sempre con ostilità e sufficienza fino a indentificarli tra loro come “i facchini”, “gli stranieri il cui sangue puzza di sudore”.
Niente fermerà i Florio: dopo la bottega di spezie, la migliore della città, il commercio di zolfo, l’acquisto, proprio dalla nobiltà decaduta, di terreni e case, la creazione di una compagnia di navigazione, la trasformazione di un vino da poveri, il marsala, in una bevanda preziosa da tavola di re. Sullo sfondo la storia della famiglia tra le mura domestiche: un amore mortificato che nemmeno l’avanzare degli anni mette a tacere, gli uomini incapaci di alzare gli occhi dalla loro ambizione per riconoscere il valore delle donne che gli stanno accanto, gli eredi maschi che non riescono a sottrarsi al fascino di una vita di successi imprenditoriali ma anche di penose rinunce personali.
Quando la vicenda sembra svolgersi solo tra le pareti domestiche e le stanze segrete degli affari e del compromesso con il potere, irrompono gli anni inquieti della storia d’Italia, dai moti del 1818 allo sbarco di Garibaldi in Sicilia, alle ambizioni sull’isola dei Savoia.
Lo sciabordio del mare, dal mare calabro color dell’inchiostro al mare pieno di vita del golfo di Palermo, è la colonna sonora di tutto il romanzo, così vivo e entusiasmante da sembrare, a tratti, una storia contemporanea.
Stefania Auci – edizioni Nord