Vorrei parlare dei libri di Marinella Fiume autrice siciliana nata nel 1950 che ha dedicato molto della sua scrittura alle donne. “La bolgia delle eretiche” Bonanno 2017, “Ammagatrici” Bonanno 2019 sono racconti con protagoniste femminili.
Il primo libro ha una figura femminile che unifica i racconti, è la scrittrice appassionata che non è mai riuscita a chiudere un romanzo ma ci riuscirà questa volta raccontando le storie di donne che chiedono visibilità, tutte accomunate dalla passione ‘eretica’ della scrittura.
Nel secondo libro ritornano le protagoniste femminili, fantastiche, letterarie o veramente esistite. La scrittrice ci ha dato dei ritratti che la storia ha conservato nelle sue memorie – come nel primo libro- quasi sempre perché processate come streghe.
Ritratte per la loro fama, per quello che le ha fatte amare o detestare, queste donne ci garantiscono un universo di circostanze che viene voglia di approfondire e di continuare a scoprire mentre disseminano la loro sofferenza. Vediamo in questi racconti come le donne siano tenacemente conservatrici di quello che sono perché l’essere femminile, quando le donne manifestano se stesse, fra cultura e natura, non è affatto facile a essere manipolato, controllato, sottomesso. In questo senso esemplare è stata la vicenda biografica della poetessa Mariannina Coffa nata a Noto e morta a 36 anni nel 1878, poeta originale, che esordisce come improvvisatrice a undici anni, profondamente studiata da Marinella Fiume in “Sibilla arcana” Edizione Lussografica, 2000. La poetessa viene interpretata, nelle sua opera, dalla studiosa, alla luce delle convinzioni spiritualiste legate all’omeopatia, al magnetismo animale, alla massoneria, alle filosofie esoteriche seguite da lei e diffuse in quegli anni anche in Sicilia. Mariannina che ventenne aveva rinunciato a sposare l’uomo che amava per ubbidire alla famiglia, si pentirà alla fine della sua vita, desiderando il divorzio, uno scandalo al suo tempo, e abbandonando la casa maritale di Ragusa verso cui non tornerà più. Ma su questa protagonista della poesia italiana meriterà ritornare per sapere di più, anche attraverso gli atti del convegno del 2014 curato dall’autrice, dedicato alla poetessa, “Mariannina Coffa Sguardi plurali” Armando Siciliano Editore, 2016.
Per quanto riguarda le altre protagoniste dei racconti è stimolante sapere che le storie del primo libro sono nate da alcuni processi inediti che Marinella Fiume aveva ricevuto dalla sua amica, Maria Sofia Messapa, la storica prematuramente scomparsa qualche anno fa, grande studiosa dell’Inquisizione in Sicilia nei secoli della dominazione spagnola.
Donatella Massara