Il sito ABC Science ha recentemente pubblicato un articolo che riporta i risultati di due nuove ricerche in base alle quali sembra che le persone anziane in America siano tra coloro che hanno, durante le elezioni presidenziali del 2016, scambiato più notizie false sui social media (1). In base alla ricerca fatta da un gruppo di ricercatori dell’Università di Princeton e della New York University è stato notato che uno dei fattori dominanti di coloro che condividono notizie false della rete su Facebook è l’età (2). Gli autori di questo studio avrebbero accertato che coloro che hanno più di 65 anni condividono su Facebook gli articoli di siti con notizie false mediamente sette volte di più rispetto ai più giovani (ovvero coloro che hanno dai 29 anni in giù).
Un altro studio pubblicato in gennaio 2019 su Science ha evidenziato che, benché la condivisione di fake news sia un evento relativamente modesto tra coloro che usano i social, le persone anziane sono più esposte alle notizie false e con più facilità le condividono (3). Inoltre, i ricercatori hanno riscontrato che tale tendenza riguarda in modo ancor più accentuato gli ultra-cinquantenni, in particolare le donne repubblicane.
Ciò che non è chiaro, dicono gli autori di entrambe le ricerche, è il perché. Una cosa da notare è che gli studi sulle fake news sono ancora agli stadi iniziali. E benché le persone anziane siano più propense a condividere notizie false, tuttavia – come spiega l’articolo su ABC Science – neppure i giovani ne sono immuni: anche loro (i cosiddetti “nativi digitali”) a volte non scelgono in modo accurato le notizie e le informazioni on line.
Marianna Bergamaschi Ganapini
(2) Guess A. et al (2019). Less than you think: Prevalence and predictors of fake news dissemination on Facebook. Science Advances
(3) Gringerb, N. et al. (2019). Fake news on Twitter during the 2016 U.S. presidential election. Science