Il declino sessuale di un uomo descritto con lucidità ed ironia nel romanzo di Romain Gary “Biglietto scaduto” di cui riportiamo qualche breve passo perché non è usuale trovare descrizioni puntuali dei sentimenti, delle reazioni fisiche, delle paure ancestrali che accompagnano questo aspetto dell’invecchiamento maschile.
Esistono testi scientifici, indagini, percentuali, consigli medici, ma sono rari gli esempi di una narrazione fatta da un 60enne che, per la sua apparente semplicità, suscita empatia. Inoltre, non sono numerosi i riferimenti alla sessualità quando si parla di invecchiamento: scarsi per gli uomini e soprattutto con un approccio essenzialmente legato alla medicalizzazione del tema e rari per le donne che non avendo défaillance apparenti nelle prestazioni, sono poco indagate.
Il tema a nostro avviso andrebbe invece approfondito per abbattere i demoni, far emergere i nuovi pudori e le nuove paure e liberare desideri e fantasie. La sessualità e il modo in cui viene vissuta, accompagnano tutta la nostra vita anche quella degli over, con approcci e prospettive diverse e, come da giovani, regola molte delle emozioni e dei sentimenti che stanno alla base del nostro “star bene” nella pelle che di volta in volta indossiamo.
“Ho sempre pensato che l’invecchiamento prepari all’invecchiamento. Ci sono, mi sembra stagioni, tappe, segni premonitori del cambiamento: un “ a poco a poco” che dà il tempo di riflettere, di prepararsi e di preparare accorgimenti e misurare distanze, fabbricarsi una “saggezza” , una serenità. Finché un giorno ci si accorge di pensare a tutto questo con distacco, di ricordarsi del proprio corpo con amicizia e di scoprirsi altri interessi.”
“Fu solo dopo l’incontro con Laura che mi accorsi veramente del mio declino. Per la prima volta nella mia vita d’uomo, nel rapporto mi osservavo più di quanto mi dimenticassi e mi sentivo invece di sentire.”
“Quello che fui un tempo si fa incontro, ma col tempo l’accecamento, la gioia e l’estasi del vivere, di lasciarsi andare, inebriarsi, concedersi senza calcolo e senza risparmio hanno ceduto il posto a preoccupazioni da risparmio piccolo borghese: grazie alle mie carezze sono già riuscito a guadagnare abilmente almeno dieci minuti…”
“…le tecniche di vendita si disinteressavano ancora completamente della qualità del prodotto e puntavano soprattutto sulla presentazione per conquistare il cliente. La qualità della merce era tenuta veramente in considerazione solo intorno dal 1963, dopo la crociata solitaria e vittoriosa di Ralph Nader contro la General Motors e con la comparsa delle prime associazioni di difesa del consumatore. In quel contesto fatto d’arte di sedurre e di piacere, la giovinezza e l’aspetto fisico erano diventati i valori d’investimento più preziosi, mentre i valori tradizionali di durata, maturità, solidità e affidabilità contavano ogni giorno sempre meno. Col risultato che prima negli Stati Uniti e poi in Europa, negli uomini e nelle donne che invecchiavano era subentrato un sentimento di deprezzamento e svalutazione diretta, conseguenza della perdita di qualità e valore.”
“Ma via caro signore, via, lei è troppo informato per poter fingere di ignorare il giochetto cui si abbandona. Se ha dei presentimenti “mortali” è perché formula dei desideri. Lei vuole sfuggire all’impotenza sessuale- all’impotenza e basta- e invoca la morte per risparmiarsela. E’ uno dei motivetti preferiti della virilità. La fiesta bruna. Il toro spossato sogna la stoccata, china la testa e sollecita il colpo di grazia. Assolutamente ignobile…”
“Naturalmente è in gioco il prestigio- ah il prestigio- e se non tira si perdono la faccia e la reputazione di grande scopatore, la svalutazione, mio caro signore, la svalutazione!”
“Ah, l’uomo! I luoghi in cui investe il suo onore è incredibile…i coglioni dovrebbero spuntare sulla testa come una corona..”
“L’avventuriero che ho conosciuto nella mia gioventù è diventato un piccolo borghese che ha paura di perdere. Lei non sa più vivere il presente e il domani è la sua costante preoccupazione. Da quando la sua potenza virile declina, si comporta come quel dirigente d’azienda che ha paura di non poter più far fronte alle scadenze e preferisce ritirarsi dall’affare……Non voglio più condividere i suoi pensieri, le sue piccole vanità, le sue povere preoccupazioni di amor proprio e quel modo che ha di voler rinunciare piuttosto che di perdere. Mi separo da lei dalla sua psicologia di uomo che si aggrappa allo stallone d’oro e amerò Laura come posso, finché posso, accettando lo scacco quando verrà, come ogni uomo che deve finire. Non lascerò Laura per uno scrupolo di dignità, perché un tale scrupolo è già una mancanza d’ amore. Addio”
Tratto da “Biglietto Scaduto” di Romain Gary ed. Neri Pozza