A proposito di famiglia…
Ci sembra interessante presentare le massime che nella commedia teatrale La scuola delle mogli (L’École des femmes) Molière fa declamare ad Arnolfe che “erudisce” la sua futura giovane sposa, Agnese, con il decalogo della buona moglie e sui doveri della donna sposata. L’intento di Molière sicuramente era quello di far ridere e divertire gli spettatori, ma la sua graffiante ironia riesce a cogliere il senso comune ed i costumi dell’epoca sul ruolo delle donne nella società e sui loro doveri nel matrimonio. Un ritratto arguto e grottesco su cui riflettere ancora oggi.
L’École des femmes di Jean-Baptiste Molière (Parigi, 1622 – 1673)
“Solo dovere del vostro sesso è la sottomissione. Chi porta la barba è l’onnipotente padrone. Sebbene siamo due metà della società, tra queste due metà non esiste parità. L’una è la metà suprema, e l’altra la subalterna: l’una è sottomessa in tutto e l’altra governa.
È l’obbedienza che il soldato, addestrato al dovere, porta al suo capo che guidar lo deve, il servo al padrone, il figlio al padre, e l’ultimo dei conversi al suo superiore. È ancora nulla rispetto alla docilità e all’obbedienza e all’umiltà e al profondo rispetto che la donna deve avere nei confronti del marito, sua guida, suo signore e padrone.
Quando egli la guarda con occhio severo il suo dovere è di abbassare subito gli occhi, e di non osare mai guardarlo in faccia finché di uno sguardo benevolo egli non vorrà farle Grazia.
Commedia in 5 atti in versi. Rappresentata per la prima volta a Parigi nel 1662.